TRADITO DA UN ULTRALEGGERO

Lo scorso 24 Dicembre è morto in un incidente aereo ad Antalya Marc Paris, che molti piloti ricordano con affetto come entusiasta e appassionato divulgatore del volo leggero; fu Marc a creare nel 1987 la rivista Ikarus poi diventata Volo leggero e quindi AS Aviazione Sportiva, dando il via a un modo nuovo, non ingessato, di informare e di diffondere il volo per passione. Lo ha fatto con una verve istintiva e spesso sopra le righe, e proprio per questo apprezzata da tutti i piloti di aviazione generale e leggera che dagli anni ’90 in poi hanno scritto la storia della nuova aviazione popolare italiana. Da anni Marc si occupava di fotografia nel campo della nautica e in particolare dei Superyachts, e l’incidente è avvenuto proprio per chiudere un servizio in Turchia. Data l’indisponibilità dell’elicottero Marc si è rivolto a Yusuf Karaoğlu, un pilota piuttosto noto nella zona che effettuava voli turistici per conto di un albergo di Antalya. Le cronache locali dicono che c’è stata una lunga trattativa prima di decidersi a decollare per via del sovrappeso (Marc pesava infatti 120 kg) e che alla fine Yusuf ha deciso di decollare utilizzando un parcheggio asfaltato a circa 2 km dall’aeroporto di Antalya. Un responsabile dell’aviazione civile, in base alle testimonianze raccolte, afferma che l’incidente sarebbe stato causato proprio dal sovrappeso del velivolo, anche se non sono stati trovati dati o piano di volo; di certo si sa solo che il deltalano a motore, con ala 15 metri towerless e motore Rotax 912 UL 80 cv, ha impattato contro le cime degli alberi precipitando poi da circa 15 m di altezza. Si tratta ovviamente di informazioni di stampa non verificabili e da prendere con le molle, ma sapere che Marc, che all’ultraleggero ha dedicato gran parte della sua vita, da un ultraleggero è stato “tradito” lascia proprio l’amaro in bocca. Ciao, Marc. (rb)

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Volo Leggero

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IL FANTASTICO DHC CARIBOU

Nel video un esempio di cosa può fare questo fantastico aeroplano. A titolo di curiosità fu un caribou a trasportare un bulldozer oltre il Circolo Polare Artico, atterrando senza flap su una pista spianata tra neve e fango (articolo su VS di Gennaio 2013)

AZIONAMENTO CAPS IN AUSTRALIA

Il Cirrus SR22-G£ in una foto scattata dal pilota con il cellulare due minuti dopo il contatto con il terreno.

Il Cirrus SR22-G£ in una foto scattata dal pilota con il cellulare due minuti dopo il contatto con il terreno.

Lo scorso 21 Novembre un Cirrus in volo nel New South Wales (Australia) ha sofferto a 5000 ft una piantata motore con pressione olio a zero e improvvisa riduzione di giri. Il pilota ha deciso di spegnere immediatamente e ha cercato di raggiungere alla massima efficienza l’aeroporto di Gilgandra, distante 7 miglia; resosi conto che non sarebbe mai arivato con la quota a disposizione, e non avendo trovato alternati a portata di efficienza, ha deciso a 2000 ft l’azionamento del CAPS dopo essersi allontanato dall’autostrada e aver puntato uno spiazzo pianeggiante e senza ostacoli (che sembrerebbe idoneo a un atterraggio di emergenza). Il CAPS ha funzionato correttamente, nell’impatto si sono azionati gli airbag sulle cinture e il cedimento programmato del carrello unitamente all’assorbimento di energia dei sedili, ha evitato conseguenze ai due occupanti. Solo una ginocchiata e un occhio nero per il pilota, nessun danno per il passeggero. Il pilota, un anno e mezzo prima, aveva frequentato un corso di addestramento all’uso del CAPS. Danni all’aereo notevoli, ma riparabili. Il report completo su VS di Gennaio

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INCENDIO DOLOSO A CAMPOSANPIERO

Notizie come questa non vorremmo mai darle: sono quattro gli ultraleggeri letteralmente squagliati da un incendio doloso che ha avvolto un hangar sul campo di volo di Camposanpiero, nei pressi di Padova. Il motivo? Diventa paradossalmente secondario in un simile evento: ci sono molte ipotesi, dal tentativo di furto che ha causato una scintilla o un corto circuito, al criminale che ha volontariamente appiccato il fuoco, ma davvero tutto è secondario rispetto alla più vigliacca e codarda delle azioni. Un’azione che se, come potrebbe essere, è stata commissionata o eseguita da chi sta nel nostro mondo, azzera improvvisamente i valori puliti per i quali ogni giorno lottiamo con tutte le nostre energie, diffondendo notizie, lavorando per la sicurezza, per il progresso di macchine e motori, per una preparazione sempre più accurata dei piloti, per creare nuove piste e infrastrutture, e per ampliare quella rete di fratellanza che fa sentire un pilota sempre a casa sua, anche quando atterra per la prima volta su un nuovo campo, conoscendo nuove persone.

Il vile responsabile di quanto accaduto sappia che l’aria che tanto amiamo non è il nostro elemento: ci tollera, ma non ci accetta mai del tutto. E per tollerarci richede rispetto di poche essenziali regole che non sono solo tecniche, ma anche regole di vita. L’aria è un elemento “pulito” che tollera benevolmente chi la rispetta e chi è – come essa è – “pulito”. Non tollera chi compie simili atti, e chiunque sia quella persona non solo dovrà rispondere alla giustizia per quanto fatto, ma dovrà smettere di volare ora, subito, prima che sia l’aria a farlo smettere. Definitivamente.

Camposanpiero

Nella foto scattata questa mattina, quello che resta di un Alpi Aviation P300, di un Tecnam P92RG e di un Tecnam P92 Echo

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P180 AVANTI II PERDE UN ELEVATORE IN VOLO

Piaggio Aero P180 Avanti II

Piaggio Aero P180 Avanti II

Lo scorso luglio è avvenuto un incredibile incidente a un bimotore turboelica Piaggio P180 Avanti II operato da Avantair, società con base in Florida che gestisce una flotta di circa 60 velivoli di questo tipo: l’aereo ha volaTo per due tratte privo dell’elevatore posteriore di sinistra senza che i piloti se ne accorgessero. L’aereo era decollato dall’aeroporto di Camarillo, in California atterrando poi a San Diego per imbarcare due passeggeri, è quindi ridecollato per l’aeroporto Henderson Executive in Nevada senza alcuna anomalia apparente, mentre l’elevatore mancante è stato trovato due giorni dopo dal personale dell’aeroporto di Camarillo. I piloti hanno riferito che in fase di atterraggio a Henderson è stato necessario applicare una maggiore trazione sui volantini, e dopo un controllo hanno verificato l’assenza dell’elevatore sinistro, mentre l’atterraggio a San Diego è stato condotto in maniera convenzionale. Le operazioni di volo della compagnia sono state temporaneamente sospese in attesa di verificare le cause del distacco, effettuando una completa revisione delle procedure di manutenzione e una verifica sul personale addetto. A margine di questa quasi incredibile notizia notiamo come il Piaggio P180 Avanti, che è un velivolo tre superfici ad elevate prestazioni con pianetto canard anteriore e impennaggi convenzionali posteriori, abbia “digerito” senza problemi l’assenza di un elevatore.

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