NON PASSERA’

La proposta di nuovo Statuto dell’Aero Club d’Italia è stata bloccata lo scorso 22 marzo dal Consiglio di Stato.
Il 23 marzo ho scritto un editoriale (on line su www.volosportivo.com ) intitolato “Non passerà” che anticipava il parere della Sezione Consultiva Atti Normativi del CdS ( lo potete leggere cliccando qui ) portando alla luce le principali motivazioni che oggi, 30 marzo, sono note.
E non è finita qui, novità a breve, alcune davvero gratificanti.
Il rinnovamento si fa così, intervenendo con i mezzi che la legge mette a disposizione di tutti e lavorando alla luce del sole per CAMBIARE le cose, mettendoci la firma sotto; sarà lunga ma alla fine ci si riesce.
Rendo infine onore pubblicamente ai Presidenti delle Federazioni e al valore dell’Avv. Caputi Jambrenghi, un vero gigante o, se preferite un “vero avvocato”
Rodolfo Biancorosso

RICHARD BACH, BIPLANO CLUB ITALIA

Ieri Richard Bach è atterrato a Lakeland ai comandi del suo anfibio. Nulla di strano, l’autore di “Biplano” e del “Gabbiano J. Livingston” è innanzitutto un pilota ed è sempre presente dove ci sono aerei e passione. Ma la sorpresa è stata vedergli addosso la polo realizzata da Squadratlantica per il Biplano Club Italia, di cui Richard è socio. Piccoli segnali, se volete, ma di una grande passione che accomuna i piloti al di là delle distanze e delle esperienze. Volete scommettere che al prossimo raduno del Biplano Club Italia ci sarà un ospite in più da oltreoceano?

MAGNAGHI SKY ARROW A LAKELAND

Presentato oggi a Lakeland il rinnovato Sky Arrow, il popolare biposto tandem VDS-LSA-FAR23 prodotto da Iniziative Industriali Italiane. Magnaghi Aeronautica Spa ha rilevato certificazioni e produzione del velivolo che viene rilanciato sul mercato in veste rinnovata sia nell’aerodinamica che nelle dotazioni. In particolare aumentano sicurezza e autonomia (addirittura del 65%) grazie ai serbatoi alari che portano il range a oltre 600 NM, e aumentano la velocità di crociera e il rateo di salita grazie a numerose modifiche aerodinamiche. Il velivolo in veste definitiva sarà presentato all’Air Venture 2012 a Oshkosh il prossimo luglio. Da segnalare anche il riavvio dello studio di produzione del quadriposto F300, progettato da Stelio Frati e realizzato interamente in composito.

www.magnaghiaeronautica.it

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UN AEREO DI CARTA DA 12 METRI

E’ stato sganciato lo scorso 21 marzo da un elicottero Sikorsky S-58 quello che sembra essere l’aereo di carta più grande del mondo con i suoi 12 metri di lunghezza, realizzato dal laboratorio sviluppo del Pima Air and Space Museum, che annualmente ospita un contest per aerei di carta. Il progetto è coordinato dall’Ing. Art Thompson, attuale direttore del programma Red Bull Stratos (lancio ai confini dello spazio di un paracadutista con caduta libera supersonica, il primo lancio di prova si è tenuto lo scorso 15 marzo)

 

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LEONI SCAPPA, LE IENE RIDONO

E’ appena andato in onda su “Le Iene show” il servizio dedicato al Sen. Leoni che ha lasciato perdere le piccolezze (orologi regalati, comici a 36.000 euro per venti minuti di spettacolo quando gli atleti non hanno soldi per volare, gadget et similia) per puntare l’attenzione sul caso dei contributi FAI collegati al debito dell’AeC Torino e sull’ipotizzato caso di peculato. E si comincia proprio esibendo le delibere firmate da Leoni per versare alla FAI una quota abnorme

E si comincia male perchè Leoni fa l’unica cosa davvero deleteria ai fini dell’immagine, quello che non si dovrebbe mai fare: scappa. La prima parte del servizio è dedicata al “leone in fuga”, in Vespa rossa, dentro l’auto dell’Aeronautica Militare e, cosa più triste, a piedi, come i ragazzini che scappano per evitare lo scappellotto. Tanto prima o poi si viene beccati,e nell’imbarazzo generale succede al ristorante (deliziosi i camerieri e i cuochi con i telefonini che immortalano la scena):

Leoni è in compagnia di Andrea Corte (che definisce “l’avvocato”) e di una signora bionda e riccioluta che viene resa non identificabile. Domande a raffica sul contributo FAI (95.000 Franchi svizzeri invece dei 18.000 che ci competerebbero) a parziale compensazione del debito dell’AeC Torino che viene negato e scaricato sull’AeC Torino “Non ne so nulla, andate a chiedere al Presidente dell’Aero Club Torino”. Andrea Corte suggerisce “Non hai nessun obbligo di rilasciare dichiarazioni” e Leoni ci prova “L’avvocato mi dice di non parlare”, poi balbettando sostiene che è tutto falso; interviene anche la signora bionda e riccioluta a sostenere che “L’Aero Club Torino non aveva nessun debito”; peccato che subito dopo è inquadrato il documento ufficiale FAI che invece conferma che la maggiorazione di quota pagata da AeCI con soldi pubblici è stata concordata per ripianare un ingente debito di un AeC locale, ente privato, ed è proprio l’Aero Club Torino che ha organizzato i WAG (questa è una semplificazione, in realtà il debito è stato contratto da un Comitato Organizzatore Locale che non era AeC Torino, per questo la signora bionda e riccioluta ha detto “L’Aero Club Torino non aveva nessun debito”).

E quando viene tirata fuori la storia dell’avvocato pagato con i soldi AeCI (con i soldi nostri, cioé) per difendere Leoni in una causa per diffamazione personale, e non in qualità di Presidente dell’Ente come è ben specificato nella stessa sentenza (avvocati pagati con soldi AeCI non solo in prima battuta, ma anche in appello!), cosa ben più grave perchè prefigura un possibile peculato, i nervi saltano anche ad Andrea Corte che cerca di liberarsi con un poco elegante “siete solo dei rompicoglioni…”.  Sarà poco elegante, ma purtroppo quanto detto da Corte è vero: c’è il rischio che stavolta li rompano sul serio…. Il servizio completo a questo link:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/292172/pelazza-aeroclub-italia.html

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INCIDENTE PIONEER TEAM – CAPOSILE

Anticipiamo su VS weblog l’intervista integrale a Corrado Rusalen che sarà pubblicata su Volo Sportivo di Aprile

Molti lettori ci hanno telefonato e scritto per avere notizie sull’incidente avvenuto a Caposile che ha visto coinvolto un velivolo del Pioneer Team, pilotato dal presidente del Team, Franc Borin, che aveva a bordo un passeggero. Molte le domande e giustificata l’ansia di sapere, ragion per cui, nonostante le numerose telefonate e mail scambiate sull’argomento, ho incontrato nella sede di Alpi Aviation a Pordenone Corrado Rusalen, autore di una lunga lettera pubblicata su VS di Marzo, per uno scambio di opinioni diretto. Ho incontrato una persona dalla disponibilità totale, ma con un macigno sulle spalle; una persona che sta assorbendo in silenzio e con evidente amarezza  accuse di omertà e di insabbiamento, e che mi ha dato la netta impressione di aver un fiume di cose da dire e di volerle far sapere prima possibile, ma di non poterlo ancora fare per motivi che possono essere immaginati e che meritano una riflessione: la sicurezza volo vive di esperienza, di indagini e di precedenti conosciuti; ma vive anche di informazione, tempestiva e precisa. L’ANSV, infatti, se nel corso di un’indagine rileva la necessità di diffondere con tempestività un avviso di sicurezza o una raccomandazione, lo fa senza indugio e utilizzando tutti i canali disponibili, inclusa la stampa specializzata. Vorremmo che si facesse lo stesso anche nel caso del VDS, le cui indagini sono affidate a magistrati che quasi mai hanno specifica competenza nel settore, e che soprattutto sono legati a procedure e segreti istruttori che non hanno ragione di esistere. In questo caso specifico, da quello che ho appreso parlando con alcuni testimoni, esiste una ripresa video integrale aria-aria dell’intero incidente che sembrerebbe fugare ogni dubbio su quanto accaduto, video che è in possesso degli inquirenti. Mi auguro che le conclusioni, che mi dicono prossime, arrivino realmente in tempi rapidi (rb)

Volo Sportivo: Dopo la pubblicazione della tua lettera su VS di Marzo, alcuni lettori hanno scritto chiedendo comunque chiarimenti sull’incidente occorso a Franc Borin. Immagino che tu abbia molto da dire, ma immagino anche che con l’inchiesta in corso ci siano precisi doveri da rispettare

Rusalen: In effetti pur avendo un’idea  chiara sull’accaduto, mi trovo nella posizione in cui qualsiasi ipotesi potrebbe essere interpretata come una preventiva sentenza. Come si può immaginare, il riserbo viene dapprima richiesto dalle autorità.

VS: Tu eri presente al momento dell’incidente, puoi dire quello che hai visto  da semplice testimone, lasciando per un attimo in secondo piano la tua amicizia con Franc, e il fatto che sei pilota e costruttore del velivolo?

R: Come già anticipato nella lettera al direttore, ho vissuto in diretta una tragedia, 10 secondi per renderti conto di essere incapace di qualsiasi azione…

VS: E invece, da pilota e costruttore, ti sei fatto certamente un’idea di massima su quanto accaduto?

R: Come ho già detto, e vista proprio la posizione di costruttore, la mia ipotesi non può dare riscontro al comprensibile desiderio di notizie dei lettori almeno fino alla chiusura delle indagini.

VS: Un lettore ci scrive dicendo che l’unica cosa certa è che si è trattato di un cedimento strutturale e che potrebbe essere stato un episodio di flutter. Ti senti di escluderlo?

R: Le prove di flutter sono state fatte fino ad una velocità di 200 Kts, da personale altamente qualificato per questo tipo di test; l’ipotesi è da escludere

VS: Ci risulta che pochi istanti prima dell’incidente il velivolo stava manovrando filmato da un altro velivolo con una telecamera installata in coda e che l’incidente sia stato ripreso con immagini nitide air to air. Puoi confermarlo?

R: Confermo che ci sono dei filmati, sequestrati subito dopo l’incidente e ora al vaglio degli inquirenti. Questo materiale sta dando la possibilità ai periti di fare un’analisi rapida e dettagliata al fine di dare quanto prima una risposta alle tante domande.

VS: Ci puoi dire come procedono le indagini e come Alpi Aviation partecipa?

R: Alpi Aviation sta dando ai periti tutto il supporto richiesto fornendo i dossier tecnici relativi alle certificazioni del modello in questione. Infatti anche il modello Pioneer 300, che è certificato ULM, vola in altri paesi come VLA.

VS: Ci hai già detto in un precedente colloquio privato che l’incidente non ha alcun riflesso di sicurezza sulla produzione di serie

RAlpi Aviation non ha avuto imposizioni di fermo tecnico che sarebbero state immediate se vi fossero stati precisi motivi, pertanto la produzione di serie prosegue secondo gli standard abituali, ai quali siamo giunti dopo una serie di test e verifiche che ritengo in pochi possano dire di aver fatto e che ci hanno portato alla certificazione in alcuni Paesi

VS: Quindi è lecito dire che questo incidente potrebbe essere avvenuto in condizioni di volo particolari, fuori dall’inviluppo di volo del velivolo?

R: Anche questo aspetto è al vaglio degli inquirenti e potrà trovare risposta dopo l’analisi del materiale in possesso. 

VS: Franc lo ricordiamo come un grande organizzatore, un pilota di grande entusiasmo e grande esuberanza. Qual’è il ricordo che hai di lui?

R: Franc insieme a me e Claudio ha dato inizio al Pioneer Team, ma è stato grazie alla sua dedizione  che ha saputo farlo conoscere al mondo intero. La sua passione per il volo e le sue doti organizzative, al di fuori della norma, hanno dato la possibilità non solo al Pioneer Team, ma anche ad altre pattuglie italiane di confrontandosi con il mondo degli air show internazionali. Ricordo Franc come una persona carismatica, molto generosa e capace di un contagioso entusiasmo, un pilota, un amico che ha dato al nostro settore un contributo importante e so che a molti di noi mancherà per sempre.

TECNAM P2010

É Paolo Pascale in persona ad azionare lo starter del “Lycoming Light” IO-360-M1a  del quattro posti P2010 sul piazzale dello stabilimento di Capua per le prime verifiche di funzionamento. Il P2010, presentato lo scorso anno a Friedrichshafen, ha subito un serrato processo di affinamento e messa a punto, e pur non essendo ancora entrato in produzione è già stato venduto in numerosi esemplari. Caratterizzato dalla formula inaugurata con il P2008, fusoliera in composito con deriva integrata, ala e piano di coda metallici, il P 2010 offre ampio spazio interno, finitura superficiale della fusoliera impeccabile e, oltre alla linea e alle prestazioni, il family feeling Tecnam. La versione definitiva sarà esposta questo mese ad Aero 20120. www.tecnam.com

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KASPERWING

1981: Steve Grossruck dimostra le capacità di volo lento e manovrabilità della Kasperwing volando all’inerno dello stadio coperto  “Kingdome” di Seattle in occasione del raduno annuale degli aerei di carta. Il volo è condotto, dal decollo all’atterraggio, in perenne virata sinistra, l’atterraggio è semplicemente un capolavoro se pensate che il controllo longitudinale si effettuava esclusivamente con lo spostamento del peso. La storia completa di questa fantastica ala volante su VS di aprile

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PIPISTREL SBARCA IN ITALIA

Ivo Boscarol, boss di Pipistrel (nella foto accanto al nuovo Virus SW is motorizzato con il Rotax 912 iS ad iniezione) trasferisce parte della sua azienda in Italia su un terreno nel comune di Savogna d’Isonzo adiacente all’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia. I lavori sono appena iniziati e termineranno nel 2013 con l’avvio della produzione nel 2014; lo stabilimento è stato progettato secondo i criteri di ecosostenibilità e di autonomia energetica già sperimentati nella sede della casa madre ad Ajdovscina, in Slovenia, e ospiterà la linea produttiva del quattro posti ad alte prestazioni Panthera, con una produzione iniziale di 20 velivoli l’anno e la possibilità di arrivare a regime a 100 velivoli l’anno – www.pipistrel.si

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Aerogallo air to air

Andrea Pozza ci è riuscito! Molta pazienza per aspettare le condizioni giuste, la collaborazione di Giancarlo Zanardo che ci ha messo a disposizione il Tiger Moth come chase plane, e un Daniele Beltrame in stato di grazia ci hanno consentito di realizzare un fantastico reportage su un vero e proprio scherzo che vola…

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